Come un’abile scacchista che sa esattamente quando muovere ogni pezzo sulla scacchiera, l’Arabia Saudita sta dando una lezione magistrale su come prepararsi per un futuro energetico sostenibile. Con un imponente fondo di investimento di 150 miliardi di dollari per i prossimi 7-8 anni, il Paese sta trasformando il suo “tesoro nero” di petrolio in un “tesoro verde” di tecnologie sostenibili. Per mettere i numeri in prospettiva, la capitalizzazione di mercato di Acwa Power è di 35 miliardi di dollari e ha investito 79,4 miliardi di dollari in 75 progetti in 12 Paesi.

Ora, diamo un’occhiata ai ruoli specifici che ogni “pezzo” della scacchiera sta assumendo in questa partita di scacchi energetici:

  • Confindustria: Come il cavallo nello scacchismo, che può saltare sopra gli ostacoli, Confindustria si occuperà di valutare il potenziale per lo sviluppo di progetti di idrogeno verde e di desalinizzazione.
  • Eni: Il “alfiere” della scacchiera, che si muove in diagonale, esplorando opportunità nei carburanti sostenibili per l’aviazione, noti come SAF (Sustainable Aviation Fuel).
  • A2A: Questa società è come la “torre”, solida e affidabile, e si concentrerà su come importare idrogeno verde in Italia.
  • Rina: Un altro “alfiere”, ma questa volta nel settore del trasporto marittimo, studiando come l’idrogeno verde possa essere utilizzato nei vascelli e nelle navi.
  • De Nora: Il “re” silenzioso che può muoversi in tutte le direzioni, metterà a disposizione la sua esperienza in elettrochimica per migliorare i progetti di desalinizzazione di Acwa Power.
  • Italmatch Chemicals: Ultimo ma non meno importante, questo “pedone” ambizioso potrebbe trasformarsi in una “regina”, esplorando la possibilità di avviare una linea di prodotti per il trattamento delle acque in Arabia Saudita.

Mentre l’Italia sembra ancora esitante nel fare il suo prossimo movimento, l’Arabia Saudita è chiaramente in vantaggio, pensando non solo alla prossima mossa, ma anche a quelle dopo. Le loro strategie non sono solo furbe, ma sono anche un esempio per il mondo su come un Paese ricco di risorse fossili possa trasformarsi in un leader delle energie rinnovabili.

In conclusione, l’Arabia Saudita e le aziende italiane stanno mostrando che quando la visione, l’innovazione e la collaborazione si incontrano, il futuro energetico non è solo una possibilità, ma una promessa brillante. Come una stella polare nel cielo notturno, questi sforzi congiunti potrebbero guidare il cammino verso un futuro in cui l’energia è pulita, abbondante e accessibile per tutti. E in un mondo che ha bisogno disperatamente di buone notizie, questa potrebbe essere la luce che tutti stavamo aspettando.

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