Centri per Immigrati Italiani in Albania: Affare o Regalo ai Vicini?
La soluzione proposta al problema dell’immigrazione italiana è stata senza dubbio uno dei cavalli di battaglia della destra italiana durante la campagna elettorale. La soluzione proposta quasi con cadenza giornaliera è stata una e famosa: il blocco navale! I nostri timpani sono stati bombardati per anni da questa facilissima soluzione: blocchiamo tutte le navi dirette in Italia! Per poi fare cosa? Rimandarle indietro? È una soluzione possibile e praticabile? Non era spiegato e non era dato sapere. Purtroppo oggi lo sappiamo, il blocco navale non è possibile! Lo ripeto: il blocco navale è una soluzione non praticabile, in poche parole è una “NON soluzione”. 🚫
Allora perché ci è stata proposta e riproposta, gridata, sussurrata, cantata per tutto questo tempo? I risultati elettorali dell’anno 2022 ci hanno dato una risposta. (Se vuoi sapere cosa pensavo alla vigilia delle votazioni su questo Governo, questo è il mio articolo in merito: clicca qui) 🗳️
Dall’inizio dell’attuale Governo però, il decantatissimo blocco navale è scomparso da TV, social e giornali. La nuova idea tanto illuminante quanto inconsistente, riguarda la costruzione di due bei centri di accoglienza per immigrati… in Albania! Sì, in Albania, in territorio non facente parte dell’Unione Europea, in Albania, il Paese primo in Europa per corruzione, dove addirittura il fratello del Premier albanese Rama è stato indagato per contatti intercorsi con narcotrafficanti di fama mondiale (oltre ovviamente alla condanna del Ministro dell’Interno, e della famiglia del Ministro dell’Interno prima che lo precedeva). Insomma, non abbiamo pregiudizi verso il Governo albanese, ma pare proprio che l’attuale Premier, tanto amico della Premier italiana (su cui molti sospettano una love story e… smettila, non è un blog di gossip questo!), abbia più di uno scheletro nel proprio armadio. 💀

La nuovissima soluzione per combattere l’immigrazione clandestina italiana (che ha registrato i massimi storici con questo Governo) è come abbiamo preannunciato, la costruzione di due centri di riconoscimento e rimpatrio in terra albanese. Ammesso che i centri vedano la fine dei lavori ed a patto che l’Albania ce li faccia anche usare (cosa non scontata dati i precedenti delle opere italiane in Albania), siamo sicuri che sia la soluzione, o quanto meno una soluzione percorribile ed attuabile? 🏗️
Il primo scoglio è senz’altro quello del territorio non UE. I lavori sono stati infatti interrotti sul nascere per dubbi sulla reale fattibilità del progetto, per incompatibilità con la Costituzione albanese e le convenzioni internazionali. 🎌
Ma oltre agli aspetti legali e i dubbi sulla possibile divergenza verso gli accordi internazionali ed i diritti umani, ci sono ancora un po’ di aspetti oscuri e problematici. Uno tra tanti è il costo, per un’opera che sarà in tutto e per tutto di proprietà dell’Albania, e che sarà a noi “concessa” per soli 5 anni, alla modica cifra approssimativa di 1 miliardo di euro. Somma utile alla costruzione dei centri, il trasporto Italia/Albania per personale ed immigrati, il pagamento del personale operante italiano e non italiano che verrà impiegato nei centri, eccetera. ⛵
Altro punto importante riguarda i numeri: i centri potranno accogliere solo 3000 migranti alla volta. I chiedenti asilo però dovranno far par parte dei Paesi che hanno stipulato accordi bilaterali con il nostro Paese, dovranno godere di buona salute e dovranno essere maggiorenni. Questa selezione dovrà essere fatta a bordo delle navi italiane una volta soccorsi in mare. Ma se ti stai domandando come fare a riconoscere la nazionalità, l’età e l’effettiva buona salute di un migrante stremato “pescato” in mare senza alcun documento beh…. hai ragione! A bordo delle navi infatti ci saranno macchinari futuristici di ultima generazione che tramite scanner facciale potranno confrontare il DNA delle varie etnie africane e…. sto scherzando, è impossibile! ci stavi credendo veramente? 😁
Dunque nel 2023 circa 160 mila immigrati sono sbarcati sulle nostre coste, ed i numeri sono in crescendo; se ipotizzassimo un funzionamento dei centri a regime, quindi 36 mila all’anno seconde le stime super-mega-extra-ottimistiche della… pardon, del Premier Meloni, si arriverebbe ad un “dirottamento” del 22% di quegli immigrati che corrispondono a tutte quelle belle caratteristiche poc’anzi dette, e finalmente riportate in… Italia!. Si si, hai capito bene, una volta che in Albania sarà stata trattata la domanda di asilo nel tempo record di circa un mese (oggi ci vogliono anche anni, e non si sa come in Albania si riuscirà in un lasso di tempo così residuo), il migrate dovrà essere trasportato, ovviamente a nostre spese, in Italia per essere accolto oppure essere respinto. 🤗
Vorrei continuare ad instillare altri dubbi, infondere altra diffidenza in te, caro lettore, vorrei parlare dei numeri di operatori di Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, personale consolare, che servirà per questo progetto, sottraendoli di fatto alle mansioni sul nostro territorio; vorrei dirti quanti soldi sono stati sottratti per quest’opera al ministero della Salute, quello delle Infrastrutture, a quello dell’Istruzione e a quello dell’Ambiente; ma mi fermo qui per non rischiare di essere noioso. 😇
Se l’articolo ti è piaciuto ti invito a cliccare su MI PIACE ed a inoltrarlo/condividerlo, sarebbe di grande aiuto 🙏
Se sei come me appassionato lettore ma non hai tempo per leggere, semplicemente ascolta un libro con Audible, ti invito a cliccare sul pulsante qui sotto per abbonarti GRATUITAMENTE per 30 giorni ad Amazon Audible, ti permette di scaricare qualsiasi libro e 📖 🤓
Qui di seguito invece “la mia libreria”, testi da me letti e consigliati.
Lascia un commento